Esistono sul mercato molte società che offrono diverse soluzioni di carte di credito revolving, capire le condizioni non è molto facile, bisogna sapere il costo effettivo che comporta il possesso e l’utilizzo della carta revolving.
Noi vogliamo in linea di massima dare una panoramica generale su cui far puntare l’attenzione per la scelta della carta revolving più adatta alle proprie esigenze. Innanzi tutto bisogna valutare il TAN (tasso annuo nominale), che sulle carte revolving è variabile e può essere mutato dalla società emittente la carta previo preavviso al cliente, che può a sua volta recedere il contratto entro 15 giorni dal ricevimento della notizia di cambio tasso. Il TAN viene usato per calcolare gli interessi a base mensile che il titolare della carta deve all’istituto creditore. Oltre al TAN bisogna tenere presente il TAEG (tasso annuale effettivo globale) che rappresenta i costi accessori legato al finanziamento, oltre che gli interessi del prestito.
Vista la molteplicità di offerte, molte società finanziatrici applicano una quota associativa annuale, quota che a volte non è compresa il primo anno o che non viene emessa per niente, questo dipende dalle varie offerte presenti sul mercato.
Come già accennato la carta revolving a differenza della carta a saldo o meglio conosciuto come bancomat, ha come differenza sostanziale la possibilità di accedere ad una linea di credito che per sua natura non deve essere rimborsato tutto in un’unica soluzione come avviene per le carte a saldo, ma può essere rimborsato in maniera flessibile.
Per flessibilità si intende ovviamente alle condizioni prestabilite al momento dell’accettazione delle condizioni per cui la carta revolving viene concessa. Di certo l’utilizzatore potrà decidere l’importo minimo di spesa rimborsabile (nei limiti prestabiliti) o decidere semmai di restituire l’intera somma spesa come avviene per le carte a saldo. È bene quindi sottolineare che possedere una carta revolving significa avere una riserva di denaro utilizzabile per qualsiasi necessità.
Le differenze sostanziali nel possedere ed utilizzare una carta revolving rispetto ad un finanziamento significa comprare subito un bene senza soffermarsi, nel richiedere il finanziamento, presentare quindi della documentazione ed attendere l’esito della pratica. Inoltre una volta rimborsato tutto o parzialmente il dovuto , con la carta revolving è possibile continuare nel suo utilizzo anche per diversi beni in periodi diversi mentre per i prestiti è necessario ogni volta presentare le documentazioni ecc. e quindi ogni volta si viene censiti nelle banche dati o crif.
Risulta essere importante sottolineare il fatto che quando si spende utilizzando la carta revolving il commerciante non è conoscenza del fatto se si è in possesso della carta revolving o un altro tipo di carta, quindi chi vende non saprà mai in che modo avverrà il rimborso, tutelando quindi la privacy finanziaria del possessore della carta, a differenza della richiesta di finanziamento.