Se sei un cliente T con partita iva quindi business, ma vuoi passare a residenziale cioè senza partita iva, ci sono delle procedure da seguire. In genere le pratiche di declassazione avvengono in non meno di due mesi, ma se solleciti anche in un mese riesci ad ottenere il passaggio. Ecco come fare.
La prima cosa da fare è quella di chiudere la propria attività perchè la declassazione della linea telefonica può comportare un controllo da parte della camera di commercio. Fatto questo, devi chiamare il 191 (cioè la telecom per i contratti business) e seguire la voce guida fino alla possibilità di parlare con un operatore.
L’operatore ti dirà di potere effettuare le pratiche, firmando dei moduli che lui stesso ti spedirà via fax ad un numero che tu devi fornire oppure ad un indirizzo di post elettronica. Riceverai circa una quindicina di fogli che dovrai firmare e compilare accuratamente, quindi successivamente spedirli.
Al numero di fax che ti ha fornito l’operatore. Attenzione ad un particolare: se hai solamente la quota fissa telecom business mentre le telefonate o l’adsl sono legate ad un altro gestore telefonico, devi assolutamente inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno al gestore con il quale hai il contratto telefonico (telefonate e adsl).
Allo stesso tempo inviare una copia conoscenza alla telecom italia s.r.l. al numero di fax 800000544. Trascorsi quindici giorni chiama nuovamente il 191 e chiedi il sollecito della pratica di declassazione della tua linea business. Quando sarai declassato a contratto residenziale, potrai usufruire delle agevolazioni e promozioni legate ai contratti residenziali.
Come abbiamo visto, la procedura può essere complessa e richiedere tempo. Un’alternativa può essere la disdetta e successiva riattivazione. Per questo tipo di operazione è possibile vedere questa guida sulla disdetta Telecom su questo sito. In questo caso lo svantaggio è rappresentato dal periodo in cui si rimane senza linea, se questa è necessaria.