Alcuni mercati sono particolarmente noti per essere “tradati” con strategie contrarian. Il sottostante d’élite noto per questa caratteristica è lo S&P 500.
In un precedente articolo, ci siamo già occupati delle strategie di breakout, sicuramente più conosciute e maggiormente utilizzate. Ma, come abbiamo potuto constatare, la natura di un mercato va indagata al fine di studiare la strategia che meglio risponde alle sue caratteristiche intrinseche.
Quali sono i tratti che maggiormente caratterizzano uno strumento da sfruttare con una strategia contrarian?
Prima di affrontare la trattazione e rispondere a questa domanda, facciamo solo un piccolo riepilogo della differenza da breakout e contrarian.
Strategia breakout
È il tipico ingresso che avviene superando un determinato livello di prezzo: se questo viene raggiunto, allora si entrerà in posizione. Il livello di prezzo che meglio rappresenta questa condizione e l’acquisto alla rottura del massimo della sessione precedente, oppure lo short selling alla rottura del minimo della sessione precedente.
Ovviamente possono essere utilizzati anche altri livelli di prezzo:
Un canale
Le bande di Bollinger
I pivot point
Il massimo/minimo delle ultime 5 sessioni
…
ordine stop
Il web è pieno di fonti e spunti da cui prendere ispirazione. Il test è l’arma che ci dirà sempre quale tipo di entrata si adatta meglio al sottostante che vogliamo studiare.
Strategia contrarian
È la tipica entrata che avviene nel verso opposto del trend in atto. Si aspetterà quindi un livello di prezzo basso prima di acquistare e prendere una posizione long. Viceversa, si aspetterà che i prezzi salgono prima di arrivare al livello di short selling.
Quanto alto e quanto basso?
Ovviamente, anche qui il test sarà illuminante, ma analogamente al breakout, i livelli possono essere gli stessi ma operati nel verso opposto:
Acquisto al raggiungimento del minimo della sessione di ieri
Vendita al raggiungimento del massimo della sessione di ieri
Acquisto quando i prezzi rientrano all’interno della banda di Bollinger inferiore
Vendita quando i prezzi rientrano all’interno della banda di Bollinger superiore
…
ordine limite
Strategia contrarian: quali caratteristiche deve avere il mercato?
Abbiamo esordito in questo articolo, dicendo che lo S&P 500 è il tipico esempio di mercato da affrontare con strategie contrarian. L’indice americano dei 500 titoli più capitalizzati è caratterizzato da volumi elevatissimi, a tal punto da renderlo molto efficiente.
Volendo semplificare il concetto di efficienza, possiamo asserire che la massa degli operatori è sufficientemente ampia da coprire tutti i livelli di prezzo a disposizione. Quindi, eccezion fatta per particolari condizioni denominate “cigni neri” o “panic selling”, difficilmente vedremo i prezzi prendere una direzione ben precisa solo con la rottura di un determinato livello.
Puoi focalizzare questa situazione immaginando che per ogni livello di prezzo devono essere soddisfatte sia le numerose controparti che vogliono acquistare e altrettante numerose controparti che vogliono vendere.
Come farsi un’idea dei mercati da affrontare con strategie contrarian?
Come per lo studio del breakout, utilizzeremo le stesse condizioni di ingresso su base giornaliera. Il codice tradotto in italiano (pseudocodice) è il seguente:
Acquista al breakout del massimo di ieri
Vendi short al breakout del minimo di ieri
In termini di codice Easylanguage (utile per le piattaforme Tradestation e Muticharts) scriveremo:
Buy next bar at H stop;
Sell short next bar at L stop;