Questo è un periodo di crisi. Lo è per l’Europa, lo è anche per gli USA e ne risente il mondo intero. Le due più grandi economie mondiali stanno attraversando un periodo nero e il rischio di recessione economica non è poi così lontano.
Dal 2008, anno della crisi nera per gli USA, è seguito un periodo negativo dal quale ancora non si riesce ad uscire anzi si rischia la ricaduta.
Come devono comportarsi gli investitori del mercato del Forex in questi momenti?
L’opzione preferita è senza dubbio quella di non investire e tenere denaro contante per se poiché il denaro, in un periodo di deflazione come questo, guadagna potere d’acquisto.
Ma se si volesse investire ugualmente? Speculare sugli andamenti delle diverse valute è la prima risposta.
Si possono aprire alcune posizioni “intelligenti”. Si può, ad esempio, prendere in prestito valute con basso interesse, come lo yen, acquistarne altre con un tasso di interesse molto alto, come il dollaro australiano, e intascare la differenza. Questo tipo di investimento è quasi esente da rischio e può, anche in periodi di crisi, generare grandi guadagni.
Carry Trade
È la strategia operativa del Carry Trade ovvero una pratica speculativa che consta nel prendere in prestito somme di denaro da paesi con tassi di interesse bassi per comprare valute con rendimenti molto maggiori in modo da pagare il debito e guadagnare. Il tipico esempio è prendere in prestito moneta giapponese, lo Yen, che ha un tasso di interesse quasi nullo e comprare il Dollaro Americano che, almeno prima della crisi del 2008, ha un alto tasso di rendimento.
Questo procedimento è noto come “correlazione inversa”.
Nei periodi positivi, com’è stato prima del 2008, gli investitori erano interessati soprattutto a monete con alto rendimento poiché maggiori erano gli acquisti e maggiore era il guadagno che derivava non solo dall’interesse ma anche dal fatto che le valute acquistassero valore. Questo modo di operare ha funzionato per moltissimo tempo tanto che alcuni investitori hanno cominciato a dimenticare che esistesse la percentuale di rischio.
Il mondo del Forex era diventato il mondo del guadagno ma in realtà era solo un segno di quello che sarebbe successo di lì a poco: una grande bolla finanziaria dove gli investitori erano diventati irrazionali. Con l’avvento della crisi le posizioni più rischiose sono state abbandonate e lo Yen, conosciuto da sempre come “porto sicuro” è diventato meta di molti investitori e per questo ha raggiunto valori molto alti. Lo stesso è accaduto per il Franco svizzero.
Detto ciò il mercato del Forex resta comunque l’unico modo per guadagnare in un periodo di recessione come questa. Si può fare trading Forex sempre e comunque e come si vuole, l’unica cosa a cui fare attenzione è la volatilità che cresce molto più rapidamente rispetto ai periodi positivi.