I tipi di obbligazione sono tanti, e chiunque ha la possibilità di scegliere la tipologia adatta alla propria strategia di investimento. Le tipologie di obbligazioni si distinguono ovviamente in base all’emittente (come visto sopra), ma anche per altri fattori, come per esempio il tipo di tasso applicato al prestito obbligazionario.
A seconda che il tasso vari o meno nel corso dell’investimento, si possono distinguere obbligazioni a tasso variabile e obbligazioni a tasso fisso.
Quando abbiamo a che fare con un’obbligazione a tasso fisso siamo in presenza di uno strumento che paga delle cedole fisse, sempre allo stesso tasso, per tutta la durata dell’investimento. E’ il caso più comune, ed alla scadenza il sottoscrittore ottiene il rimborso della quota capitale.
Diversamente, nel caso delle obbligazioni a tasso variabile il tasso varia, viene aggiornato per adattarlo all’andamento dei tassi di mercato, come l’Euribor, per esempio. In questo caso il sottoscrittore riceve periodicamente una cedola di ammontare variabile.
I coupon senza cedola, conosciuti come zero coupon bonds, non pagano nessuna cedola, ed il guadagno sta nella differenza tra il prezzo del titolo nel momento del rimborso ed il prezzo di emissione.
In fase di emissione si possono stabilire delle condizioni che prevedano la possibilità di convertire, ad un certo tasso e in un certo periodo, le obbligazioni in azioni della società emittente. Questo è il caso delle obbligazioni convertibili.
Le obbligazioni cum warrant sono molti simili alle convertibili, in quanto in futuro è possibile ottenere un certo numero di azioni o di obbligazioni dell’emittente ad un prezzo stabilito. La differenza sta nel fatto che il warrant può staccarsi dall’obbligazione, circolare, ed essere trattano come uno strumento a parte.
Si tratta di uno strumento finanziario complesso, composto da due parti, una a reddito fisso (l’obbligazione), ed un buono d’acquisto (il warrant).
Con le obbligazioni multicedola l’emittente paga gli interessi più spesso rispetto ad un’obbligazione tradizionale.
Le obbligazioni drop lock sono un tipo di obbligazioni a tasso variabile, con la differenza di avere un tetto minimo di rendita.
Le obbligazioni step up e step down si distinguono per il fatto che le loro cedole variano nel tempo, in aumento o in diminuzione.
Se tra le obbligazioni, strumento poco rischioso, vogliamo cercare rendimenti più alti, allora dobbiamo scegliere di investire in obbligazioni subordinate. Questo tipo di obbligazione è più rischiosa (per questo motivo il rendimento è più alto), e viene rimborsata per ultima in caso di insolvenza dell’emittente.
Se la valuta è diversa dall’Euro si è in presenza di un’obbligazione in valuta.
Insomma, i tipi di obbligazioni sono così numerosi che è facile trovare la soluzione adatta al proprio portafoglio, e alla propria strategia di investimento.
Chi può emettere obbligazioni ?
L’obbligazione è un titolo di credito, un prestito, che può essere emesso, ovvero chiesto, da vari tipi di soggetti.
Lo Stato italiano può emettere obbligazioni sottoforma di Bot, Cct, Ctz, Btp. Gli Stati Sovrani sono tra gli emittenti che offrono maggior sicurezza, quindi minor rischio.
Gli Enti Sovranazionali (ossia, gli organi bancari internazionali creati e garantiti da una comunità di Stati) possono chiedere fondi tramite obbligazioni. Il fine della creazione di questi enti è quello di favorire gli investimenti e lo sviluppo economico all’interno di alcune aree geografiche. Anche questo tipo di emittente offre massima affidabilità. Gli Enti Sovranazionali più importanti sono la World Bank, il Fondo Monetario Internazionale, la European Investment Bank, e la European Bank for Reconstruction and Development.
Anche le società possono emettere obbligazioni, conosciute come corporate bonds. Si tratta di società operanti in vari settori dell’economia, e le banche.