Parlando di strategie operative caratterizzanti l’operato e la natura dei fondi alternativi di investimento non è possibile non considerare delle strategie che rappresentano una quota abbastanza nutrita delle strategie implementate da questi soggetti.
Le Event Driven mirano fondamentalmente a sfruttare particolari eventi, quali ad esempio operazioni straordinarie dell’azienda che possono produrre un notevole aumento del valore delle azioni della società coinvolta in un dato orizzonte temporale. L’investimento in questi fondi può avvenire attraverso azioni, obbligazioni o altri strumenti, come i derivati.
Esistono alcune sotto-categorie principali entro le quali sono ricomprese le strategie Event Driven, andiamole ad analizzare brevemente.
Le strategie Merger Arbitrage
L’obiettivo della gestione delle strategie Merger Arbitrage è quello di cercare di sfruttare le inefficienze nella formazione dei prezzi che vengono a crearsi in occasione di eventi quali fusioni o acquisizioni. Quello che si fa è scommettere sul disallineamento tra il prezzo di mercato corrente ed il valore dell’azione che ci si aspetta una volta avvenuta la fusione o l’acquisizione. Generalmente la strategia si traduce nell’implementazione di una posizione lunga nella società target (oggetto di acquisto) e di una posizione corta nella società acquirente.
La categoria dei fondi Distressed Security
Quando ci si riferisce, invece, alle Distressed Security si fa riferimento nello specifico ad azioni, obbligazioni, crediti commerciali e finanziari di società che sono in condizioni gravi o prossime al fallimento o in amministrazione controllata. In linea più generale possono essere considerate “Distressed Securities”quelle obbligazioni negoziate a prezzi profondamente scontati rispetto al loro prezzo di emissione.
In questa ipotesi vengono utilizzate le occasioni di guadagno provenienti da eventi quali bancarotta, liquidazione o ristrutturazione. I gestori comprano attivi delle società, spesso obbligazioni e titoli a reddito fisso, la cui quotazione di mercato è molto bassa e per questo motivo vantaggiosa. Successivamente essi cercano di imporre un processo di ristrutturazione aziendale oppure vendono i titoli in possesso a prezzi più elevati, per ricavare un guadagno dall’operazione. Risulta, per questo tipo di strategie, essenziale la capacità di analisi del gestore del fondo, al fine di pervenire ad un’ opportuna valutazione degli assets della società stessa e del potenziale di tali assets espresso in prospettiva. Si tratta di strategie che, soprattutto in contesti economici poco brillanti come quello attuale, riescono a garantire buoni risultati sebbene gli orizzonti temporali di investimento risultino spesso molto lunghi a causa della complessità che i processi di ristrutturazione aziendale spesso comportano. In questa categoria vengono spesso compresi i fondi high yield o junk bonds.
Regulation D e fondi Activist
Un particolare gruppo di strategie è quello costituito dalle strategie dette “Regulation D” che si basano sulla possibilità della collocazione privata di azioni preferenziali convertibili in azioni ordinarie, senza seguire i lunghi processi delle offerte pubbliche di acquisto. A tal proposito è necessario che la collocazione venga effettuata a favore di investitori “accreditati” e “non accreditati” nel limite massimo di 35 investitori. Una volta acquisiti i prodotti finanziari grazie al processo, il gestore del fondo li ricolloca nuovamente sul mercato lucrando la differenza nei prezzi.
All’interno del gruppo di fondi ispirati a strategie Event Driven è possibile far confluire un ulteriore tipo di fondo detto “Activist”, ossia quel tipo di fondo che detiene solitamente partecipazioni minoritarie in aziende cercando di massimizzare il valore di tali partecipazioni in vari modi, dalle coalizioni con altri soci, alle pressioni sul management per promuovere determinate decisioni rilevanti per la società stessa quali vendita di rami di società, cambi al vertice, ecc…
La varietà dei fondi Special Situation e i fondi Credit Arbitrage
Esistono poi i fondi Special Situation, specializzati in investimenti che riguardano esclusivamente società in ristrutturazione o oggetto di transazione, operazioni di emissioni/riacquisto di titoli o di vendita di assets. Le strategie tendono ad utilizzare principalmente investimenti azionari ma non escludono l’esposizione al debito societario.
Infine vi sono le strategie dette Credit Arbitrage che si focalizzano su progetti di investimento che mirano ad isolare interessanti opportunità in titoli a reddito fisso che includono sia crediti senior sia crediti di tipo subordinato, nonché debiti verso banche e verso altri soggetti. Il gestore tipicamente effettua un’analisi del credito di tipo fondamentale per valutare la probabilità di un miglioramento del merito creditizio dell’emittente. Nella maggior parte dei casi i titoli vengono scambiati su mercati piuttosto liquidi in cui i gestori sono coinvolti solo parzialmente ed indirettamente con il management della società.