Risulta essere l’intermediario tra l’agenzia di viaggio e l’azienda per cui lavora e il suo compito principale è vendere pacchetti turistici alle agenzie. Lavora solitamente per grandi tour operator oppure per le compagnie aeree: nello specifico, deve gestire i contatti, fissare appuntamenti di consulenza e mantenere con loro rapporti continuativi. Lo scopo è proporre i cataloghi della propria azienda, le offerte promozionali, le tariffe e le eventuali convenzioni commerciali.
Solitamente riferisce direttamente alla direzione marketing dell’azienda per cui lavora e questo rende la sua professione importante: trovandosi costantemente a contatto con le singole agenzie, il promoter turistico può valutare quali sono le strategie di vendita migliori, le campagne di comunicazione che possono avere più successo e quali sono le tendenze generali del mercato.
Per svolgere la professione è preferibile possedere un diploma di perito turistico o una laurea breve nel settore ma comunque il percorso formativo non è vincolante, potrebbe bastare anche un generico dilpoma di scuola superiore. Però, occorrono doti caratteriali e interessi da cui non si può prescindere: bisogna possedere una forte attitudine alla vendita, una buona dialettica, capacità di ascolto e ovviamente una conoscenza del settore turistico e dei prodotti proposti. Le competenze tecniche devono inoltre essere costantemente ampliate con corsi di aggiornamento continui.
Gli orari del promoter turistico sono molto flessibili e solitamente il contratto che li lega all’azienda per cui lavorano è di carattere colaborativo e autonomo. Al momento il mercato delle agenzie turistiche è molto frammentato, ma se la tendenza dovesse essere quella della creazione di una realtà più omogenea, rappresentata da grandi catene leader del settore, è probabile che anche il ruolo del promoter turistico cambi e si evolva. Non sarà più un venditore “porta a porta” ma un dipendente che si occuperà di negoziazione commerciale a livello di rete più globale.