A quanto pare, lavorare da casa stressa di meno, ed è esattamente ciò che dimostra lo studio eseguito dall’Università di Durham.
In particolare modo, lavorare all’interno delle mura della propria casa, arresta il fenomeno da stress da ufficio.
Avendo lavorato per anni, presso una multinazionale, mi sento di poter fare un confronto tra le due realtà.
I vantaggi di chi lavora in questa maniera sono molteplici e parto subito dal presupposto che anche io ormai, porto avanti le mie attività lavorative dentro casa (o comunque dove abbia una connessione ad internet).
Innanzi tutto il risparmio. Come insegnano i grandi economi, ogni risparmio è ciò che potremmo definire a tutti gli effetti un guadagno.
Quindi, volendo potrei fare a meno dell’automobile per recarmi in ufficio. Oggigiorno con i vari aumenti del gasolio è davvero un risparmio (guadagno) non di poco conto. Senza considerare tutti i costi da sostenere per la gestione ed il mantenimento di un auto.
Altro risparmio è il cibo. E’ vero che anche standosene a casa, bisogna pur sempre fare la spesa. Certo, ma non venirmi a dire che mangiare in una tavola calda, sia conveniente.
Poi, se proprio vogliamo elencare altri aspetti riguardanti il risparmio, potrei aggiungere anche gli abiti da ufficio. Sai, ho scoperto che mediamente, un uomo indossa un completo elegante, non più di cinque volte all’anno (matrimoni, cerimonie varie, ecc.).
Lavorando in ufficio invece, è costretto ad avere un armadio specifico per questo tipo di vestiario. E’ anche vero, che molti ne fanno un uso anche extra lavorativo, ma facendo sempre riferimento alle statistiche, è vero anche che la maggior parte li usano in quanto costretti!
Direi che può bastare per ciò che concerne il risparmio, e se sono convinto che se ci mettessimo di impegno, di casi di studio ne potremmo tirare fuori ancora degli altri.
Ora, parliamo di stati emotivi.
Iniziamo con lo stress. Tornando al discorso dell’uso dell’auto per recarsi in ufficio, conosci qualcuno che passa dalle 2 alle 5 ore in mezzo al traffico, soltanto per recarsi sul luogo di lavoro, per poi la sera fare ritorno a casa?
Ricordo ancora i miei ex colleghi, che verso l’ora di uscita, si collegavano ad internet per verificare l’andamento del traffico.
In base a ciò che riscontravano, decidevano se fare degli straordinari o meno!
Vogliamo parlare anche dell’ansia da ufficio o meglio ancora da capoufficio? Quante persone vanno d’amore e d’accordo con il proprio responsabile? Quanti pensano di essere idonei per quel ruolo?
Non esiste reparto di azienda che non abbia un caso di invidia verso i propri colleghi o responsabili. Ci ammazziamo di lavoro, cercando di metterci in evidenza, mostrando magari anche attaccamento ed interesse per le sorti dell’azienda. In seguito, cosa otteniamo?
Un misero livello e quindi un aumento di circa 30/40 euro nette al mese. Dopo quanti anni?
Se c’è una cosa che ho capito, avendo lavorato in varie aziende è che nessuno ti regala niente. Se ti danno l’auto di servizio, stai pur certo che in qualche maniera te la faranno pagare. Magari non lo farai con il denaro, ma molto probabilmente lo farai con il tuo tempo libero (gli azionisti ringraziano!)
Ti fanno sudare (ed anche molto) un misero aumento di stipendio, ma poi pretendono che tu prenda la residenza in ufficio. Ricordo quando uscivo dall’ufficio, dopo aver lavorato “soltanto” per otto ore, venivo sempre guardato con aria di sfida!
Sai, lo capirei in parte, se venissimo ben pagati, ma sappiamo tutti che questo non avviene. Un sacrificio ben retribuito ci può stare e volendo lo si potrebbe fare anche volentieri. E’ come se un calciatore di serie A, in seguito si lamentasse di lavorare la domenica!
Si confonde spesso il lavoratore con una proprietà. Chi lavora per un altro, svolge delle mansioni e sulla base di questa sua collaborazione, percepisce un compenso economico, precedentemente pattuito da entrambe le parti. Quindi, non significa che il dipendente debba sottostare o rendersi totalmente disponibile verso il proprio datore.
Il lavoro, è quella attività che eseguiamo durante il giorno, per ottenere il denaro necessario per soddisfare i nostri bisogni primari. Se firmo un contratto come dipendente NON significa che accetto di diventare una TUA proprietà!
E poi diciamolo apertamente, il futuro di un lavoratore (dipendente) troppo spesso è nelle mani di altre persone. Ricordo, nei primi anni di azienda, mi impegnavo davvero molto per mettermi in evidenza. Non ho mai chiesto nulla, anzi spesso erano i miei responsabili che mi anticipavano probabili promozioni.
Poi, succedeva sempre l’imprevisto. Una volta il responsabile presenta le dimissioni. Un’altra ancora viene spostato di reparto. Poi i soldi non sono sufficienti (però le feste di Natale con le brasiliane per i dirigenti, quelli si trovano sempre!).
Poi quando sembra che tutto vada per il meglio…arriva la fusione con un’altra azienda e tutto ricomincia daccapo!
STOP!
Ora lavoro per conto mio, vivo delle mie passioni. Lavoro per me e non devo sperare o chiedere niente a nessuno.
Certo, l’impegno non manca mai, anzi mi sono accorto che forse lavoro anche di più, di quando facevo l’impiegato, ma sai non me ne accorgo proprio!!
Quando fai qualcosa che ti piace e ti gratifica non senti la fatica, ne tanto meno soffri mai di noia o depressione.
La cosa curiosa è che molti vedono il lavoro da casa come un qualcosa talmente anomalo o non realizzabile. Eppure sono sicuro che molti dei dipendenti che lavorano in ufficio, utilizzando un pc, potrebbero tranquillamente portare avanti le loro mansioni, anche da casa.
Mentre scrivo quest’ultima frase, penso alla mamma che lavora mentre con la coda dell’occhio, guarda il proprio bimbo giocare dentro il box…e così risparmia anche i soldi per l’asilo nido!
Concludo, facendoti anche un ultimo esempio. Ho intrapreso delle collaborazioni, con altri miei colleghi (molti dei quali per me, dei veri maestri!) e credimi, se ti dico che con qualcuno mi sarò visto un paio di volte negli ultimi sei mesi, mentre con altri ancora no!
Questa è la dimostrazione che molte delle attività eseguite all’interno degli uffici aziendali, spesso sono soltanto una gran perdita di tempo.