In questa guida spieghiamo come richiedere il DURC.
Il DURC, documento unico di regolarità contributiva, è l’attestazione dell’assolvimento, da parte della tua impresa, degli obblighi legislativi e contrattuali che ha avuto nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile. Esso serve se devi partecipare ad appalti e subappalti di lavori pubblici, per verificare i tuoi requisiti, anche per i lavori privati soggetti al rilascio della concessione edilizia o alla DIA, per le attestazioni SOA.
Lo puoi richiedere, in qualità di direttore dell’impresa, direttamente o attraverso i consulenti o le Associazioni, dagli enti pubblici appaltanti, dalle SOA. Esso conterrà le verifiche effettuate da INAIL, INPS e Cassa Edile sulla posizione contributiva della tua impresa; sarà rifiutato anche se uno solo dei tre enti dichiarerà l’irregolarità dell’impresa stessa.
Lo puoi richiedere per via telematica tramite il sito Sportellounicoprevidenziale.it, oppure consegnando il modulo allo sportello della Cassa Edile o inviandolo alla stessa per posta. La Cassa Edile della provincia dove ha sede la tua impresa, esaminerà e ti rilascerà l’attestato. Se sei il richiedente, puoi ritirarlo in originale direttamente allo sportello unico della Cassa Edile o ti sarà inviato per posta, con raccomandata, al tuo indirizzo.
La risposta l’avrai entro trenta giorni. Devi produrre e allegare tutti i documenti che attestano la regolarità nei confronti degli Enti, e verranno fatti controlli incrociati con le banche date delle Casse Edili. Nel caso tu abbia una posizione di irregolarità contributiva, sarai soggetto ad azioni di recupero del credito da parte degli enti, la tua impresa perderà l’aggiudicazione dell’appalto nei lavori pubblici, e non potrai stipulare contratti di appalto o subappalto.
In alcuni casi, espressamente previsti dalla legge, le imprese possono ricorrere all’autocertificazione del DURC, dichiarando di aver provveduto regolarmente al versamento dei contributi. L’autocertificazione del DURC è possibile solo per i lavori svolti nel settore pubblico con riferimento a:
-i contratti di fornitura il cui importo è di massimo 20.000 euro;
-i contratti di acquisto di servizi per un importo massimo di 20.000 euro.
Il documento di autocertificazione, per fare in modo che sia ritenuto valido, va consegnato tramite PEC alla Direzione Territoriale del Lavoro.